E’ un’Associazione senza scopo di lucro, indipendente, aconfessionale, apartitica che, rifiutando ogni tipo di violenza, persegue esclusivamente il fine della solidarietà sociale mediante il quale valorizzare il patrimonio ambientale e culturale dell’Agro Pontino, promuovere la conservazione e la trasmissione della memoria storica, accompagnare le trasformazioni operate dalle generazioni presenti e future.
Fino alla sussistenza dei requisiti del D.Lgs. 460/97 l’Associazione utilizzerà la locuzione “organizzazione non lucrativa di utilità sociale” o l’acronimo “onlus” nella denominazione dell’Associazione, nei suoi segni distintivi e nelle comunicazioni al pubblico.
La finalità principale dell’Associazione è quella di istituire un processo denominato “ecomuseo”, che può considerarsi come un’interpretazione del paesaggio attraverso percorsi tematici multidisciplinari mirante a conservare, comunicare e rinnovare l’identità culturale di una comunità. Consiste in un progetto integrato di tutela, valorizzazione ed evoluzione di un territorio geograficamente, socialmente ed economicamente omogeneo che produce e contiene paesaggi, risorse naturali ed elementi patrimoniali, materiali e immateriali.
Altre finalità sono:
a)promuovere la cittadinanza attiva della comunità come custode del patrimonio, e protagonista del cambiamento;
b)contribuire a rafforzare il senso di integrazione e di appartenenza delle identità locali, in chiave dinamico-evolutiva, attraverso il recupero delle radici storiche e culturali delle comunità;
c)adottare tutte le iniziative utili alla ricostruzione delle condizioni ecologiche e del senso del paesaggio;
d)favorire le ricadute economiche atte a stimolare l’utilizzo sostenibile delle risorse (turismo, design, servizi, artigianato, prodotti tipici locali, ecc.);
e)conservare, ripristinare, restaurare e valorizzare ambienti di vita e di lavoro tradizionali, utili a tramandare le testimonianze della cultura e a ricostruire le abitudini di vita e di lavoro delle popolazioni locali;
f)mettere in campo strategie per la difesa dei dialetti locali, anche attraverso operazioni di ricerca e documentazione;
g)attivare e rendere partecipi direttamente le comunità, le istituzioni culturali e scolastiche i Musei e le associazioni locali ai processi di valorizzazione, ricerca, fruizione attiva e promozione del patrimonio culturale, sociale e ambientale, compresi i saperi tramandati e le tradizioni;
h)promuovere l’utilizzo compatibile delle nuove tecnologie, dei nuovi media (in particolar modo quelli interattivi e collaborativi), delle fonti energetiche rinnovabili e delle materie impiegate nella produzione agricola, artigianale e industriale, nonché proporre l’adozione di strategie per la riduzione al minimo della produzione di rifiuti;
i)tutelare i beni comuni quali: l’acqua, l’aria, lo spazio, l’energia, la biodiversità, il territorio ed il paesaggio, le risorse agro-alimentari, i beni artistici e culturali;
j)promuovere e sostenere le attività di ricerca scientifica e didattico-educative relative all’ambiente, alla storia ed alle tradizioni locali del territorio;
k)promuovere e sviluppare visioni e pratiche museali innovative (Nuova Museologia);
l)attivare sinergie e collaborazioni con processi ecomuseali similari in Italia e nel resto del mondo.
ottime intenzioni, spero che si reaizzi tutto
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